Si è parlato a lungo della causa di morte di Wolfgang Amadeus Mozart, uno dei più grandi geni musicali di tutti i tempi. Alcuni studiosi sono arrivati addirittura ad ipotizzare l’omicidio, per ‘avvelenamento’, ordito da qualche invidioso (forse il “famigerato” Antonio Salieri?).
In realtà, stando a una serie di recentissimi studi, l’autore de “Le nozze di Figaro” sarebbe scomparso per una banalissima infezione oggi curabile in 5 giorni. È la tesi elaborata da scienziati dell’Università di Amsterdam, coordinati da Richard H. C. Zegers.
Gli esperti dicono che Mozart morì a causa di un’infezione da streptococco, ai nostri giorni “debellabile” con gli antibiotici. Sono arrivati a queste conclusioni analizzando i sintomi accusati dal musicista e riportati in vari scritti e le cause di morte più frequenti nel ‘700 (tubercolosi, fame, edemi, ictus).
Era il 22 novembre del 1791 quando Mozart, di ritorno da Praga, finì “allettato” a causa di gonfiori diffusi in tutto il corpo e febbre alta. Il medico ordinò degli ‘impacchi’ freddi che però non servirono a molto. L’artista spirò infatti il 5 dicembre del 1792 dopo aver perso “conoscenza”. Secondo gli scienziati la malattia che uccise Mozart è oggi riconducibile all’azione di batteri responsabili di febbre reumatica.
ip