International Osteoporosis Foundation (IOF) ha reso pubblico recentemente un report riguardo all’osteoporosi nella UE. Secondo i dati contenuti nel rapporto 22 milioni di donne di età compresa tra i 50 e gli 84 anni hanno l’osteoporosi e sarebbero soprattutto le donne in postmenopausa ad essere a maggior rischio di fratture a causa dei cambiamenti ormonali che si verificano in menopausa, che si traducono in una rapida perdita di massa ossea.
Le fratture osteoporotiche si manifestano soprattutto sulle donne. Due terzi dei circa 3,5 milioni di nuove fratture da fragilità che si sono verificati in Europa nel 2010 si sono verificatinei soggetti di sesso femminile. Circa 22.000 decessi fra le donne sono stati legati alle fratture e il 50% di queste hanno causato fratture dell’anca, il 28% fratture vertebrali e il 22 % per altre fratture”, ha sottolineato il professor Juliet Compston, presidente del gruppo di consultazione europeo sull’ osteoporosi dell’Unione.
L’osteoporosi è una malattia cronica che rende le ossa più deboli e facilmente soggette a rotture. Per circa una donna su tre nell’UE, insieme ad altri fattori porta a fratture da fragilità correlate all’osteoporosi. Queste fratture rappresentano un peso sia per l’individuo che per la società. Le fratture dell’anca e della colonna vertebrale sono i due tipi di fratture più gravi, associati a dolore, disabilità e morte prematura. Il costo delle fratture da fragilità dei sistemi sanitari europei eccede per 37 miliardi di euro ogni anno. Come conseguenza dell’invecchiamento della popolazione nell’Unione europea si prevede che il numero di uomini e donne con osteoporosi aumenti del 23% fra il 2010 e il 2025 quando si stima che 33,9 milioni di persone avranno l’osteoporosi.
Judy Stenmark , CEO di IOF ha spiegato: “In Europa e Nord America, l’età media della menopausa è compresa tra i 50 e i 53 anni. Questa è la fase della vita in cui le donne dovrebbero valutare i fattori di rischio personali per l’osteoporosi e garantire che parlino dello stato della salute con i medici”.
Ha aggiunto: “Mentre le misure preventive come l’esercizio regolare, un’assunzione sufficiente di vitamina D e di calcio e una dieta ricca di proteine sono importanti per la salute delle ossa, ad ogni età, questi fattori diventano assolutamente critici dopo la menopausa.”
A causa della più lunga aspettativa di vita media e la maggiore prevalenza dell’osteoporosi, le donne soffrono di più in termini di qualità della vita.
Il rapporto IOF avverte che l’onere sociale delle fratture da fragilità ossea da osteoporosi può essere ridotto soltanto con la prevenzione e il trattamento tempestivo. Eppure, il rapporto rivela che il divario tra il numero di donne che sono trattate rispetto a coloro che potrebbero essere trattate è altissimo.
“Progressi significativi nella valutazione sono stati fatti e provati, i trattamenti economici sono ampiamente disponibili in tutta Europa. Eppure la malattia rimane sottodiagnosticata e sottotrattata, lasciando milioni di donne ad alto rischio di fratture debilitanti. Dato il crescente numero di anziani in Europa, questo modello di cura corrente è miope e si rivelerà costoso per le autorità sanitarie. Non possiamo permetterci di ignorare l’osteoporosi , dobbiamo agire ora” , ha sottolineato Judy Stenmark
(fonte: gaianews)