Le malattie reumatiche colpiscono il 10% degli italiani. Secondo l’Organizzazione Mondiale della Sanità sono la prima causa di dolore e disabilità in Europa e al secondo posto, dopo quelle cardiache, per conseguenze invalidanti e per danni sociali dovuti alle migliaia di giornate di assenza lavorativa provocate.
Chi ne soffre deve fare i conti con dolore e disabilità, e nelle forme più gravi vede compromessa la possibilità di avere un’occupazione, frequentare gli amici, farsi una famiglia. Queste le più comuni:L’osteoporosi è una malattia sistemica dello scheletro, caratterizzata da ridotta massa minerale e deterioramento del tessuto osseo, con conseguente aumento del rischio di fratture. In Italia ne soffre il 13% della popolazione, e dopo i 50 anni colpisce una donna su 3 (in quanto peggiora con gli ormoni della menopausa) e un uomo su 5 (in particolare dopo le terapie per tumore alla prostata). Ogni anno nel nostro Paese si stima che causi circa 100.000 fratture di polso e 60.000 fratture di femore. Una prevenzione basata su dieta corretta e regolare attività fisica possono ridurre significativamente i rischi di fratture.L’artrosi, la più frequente malattia reumatica cronica e degenerativa, colpisce quasi 4 milioni di italiani e rappresenta un’importante causa di disabilità per milioni di persone, tanto che secondo l’OMS circa il 25% degli adulti sopra i 25 anni è affetto da disabilità e dolore collegati a questa malattia. L’artrosi oggi non è più considerata una conseguenza inevitabile dell’invecchiamento, ma piuttosto una malattia che si può prevenire e curare mediante interventi di correzione dei fattori di rischio, diagnosi precoce e appropriatezza terapeutica.La sclerodermia è una malattia di tipo autoimmune, dovuta cioè alla presenza di una reazione immunitaria diretta contro gli stessi tessuti dell’organismo, chiamata anche Sclerosi Sistemica. Patologia rara, ma non rarissima, è poco conosciuta, colpisce soprattutto le donne. La caratteristica clinica più evidente è l’indurimento e l’ispessimento della cute in zone più o meno estese della superficie corporea. La fibrosi della cute (ovvero l’aumento del tessuto connettivo che circonda i tessuti) può nel tempo estendersi anche agli organi interni, in particolare l’apparato gastrointestinale, polmoni, reni e cuore. Alla fibrosi si associano caratteristiche alterazioni dei vasi sanguigni, soprattutto a livello dei capillari delle mani.L’artrite reumatoide è malattia infiammatoria progressiva e invalidante, che colpisce circa 350mila persone in Italia, più frequentemente le donne tra 40 e 50 anni. E’ dovuta a una reazione autoimmunitaria, durante la quale cellule immunitarie si rivoltano contro lo stesso organismo e generano infiammazione distruttiva diretta contro le articolazioni e gli organi interni. Entro dieci anni dalla diagnosi la metà dei pazienti risulta inabile a svolgere mansioni quotidiane e a lavorare, quasi uno su 5 è costretto a sottoporsi ad interventi chirurgici. La sfida della scienza è quella di arrivare alla remissione completa della malattia ma per ora si può parlare di una remissione (in un 20% dei pazienti) che non può fare a meno del mantenimento della terapia farmacologica. Di recente nuove prospettive di cura, sono state aperte da uno studio pubblicato sulla rivista Nature Communications. I ricercatori dell’Università Cattolica e il Policlinico Gemelli hanno scoperto un ‘grilletto molecolare’ che attiva la sintesi di anticorpi nocivi: è il micro-RNA155 che, se presente in eccesso riduce la presenza della molecola Pu-1 aumentando i processi infiammatori.L’artrite psoriasica è una malattia infiammatoria autoimmune delle articolazioni (caratterizzate da dolore, gonfiore, calore, rigidità articolare e a volte arrossamento) associata alla presenza di psoriasi cutanea o alla familiarità per psoriasi. La malattia colpisce in percentuale lievemente superiore il sesso maschile e la maggior parte dei pazienti manifesta la malattia fra i 30 e 50 anni. Nella maggioranza dei casi (75%) la psoriasi precede la comparsa di artrite; più rara è l’insorgenza contemporanea del coinvolgimento articolare e cutaneo (15%) mentre ancora meno frequente è la comparsa dell’artrite prima della psoriasi.Il lupus eritematoso sistemico è una malattia infiammatoria autoimmune e relativamente rara, classificata fra le connettiviti sistemiche. E’ più frequente nelle giovani donne ed ha alcuni fattori predisponenti di tipo genetico, ormonale (ormoni sessuali femminili) e ambientale (infezioni virali, raggi ultravioletti). Si presenta in maniera estremamente varia ed è caratterizzato da periodi di relativo benessere alternati a fasi di malattia attiva, spesso accompagnati da febbre, stanchezza, perdita di peso.La spondiloartrite è un’infiammazione che interessa le piccole articolazioni vertebrali della colonna vertebrale, spalle e anche. Alle spondiloartriti appartengono differenti patologie tra le quali: la spondilite anchilosante (che colpisce caratteristicamente i giovani adulti di età tra i 20 e i 30 anni), spondiloartrite psoriasica, spondiloartrite associata al morbo di Crohn. Nella maggior parte di queste patologie la lombalgia è uno dei sintomi principali.
Fonte:(online news)