Negli anni ‘80 il giornalista scientifico Norman Cousin, colpito da spondilite anchilosante decise di curarsi ridendo. Visionava per tre-quattro ore al giorno film comici e assumeva soltanto 25 grammi al giorno di vitamina C tramite flebo. Contrariamente a qualsiasi previsione e parere medico-scientifico, Cousin è riuscito a guarire completamente nell’arco di un solo anno.
Le ragioni scientifiche per una tale guarigione quasi miracolosa, sono difficili da spiegare in due parole. E’ necessario, però, concentrarsi un attimo sull’atto del ridere, ovvero la risata, che coinvolge tutto il nostro corpo.
Quando ridiamo il cuore e la respirazione accelerano i ritmi, la pressione arteriosa diminuisce e i muscoli si rilassano, ma non solo. Ridere permette un fenomeno di purificazione e liberazione delle vie respiratorie superiori; ridere può addirittura far cessare una crisi di asma rilassando le fibre dei bronchi; inoltre tende ad abbassare il tasso di grasso nel sangue e la tensione arteriosa.
Nessuno lo immaginerebbe mai, ma una bella dose di risate combatte la stitichezza (altro che yogurt!!) perché provoca una ginnastica addominale che rimesta in profondità l’apparato digestivo, calma il dolore perché distrae da esso, combatte la debolezza fisica e mentale in quanto la sua azione riduce gli effetti nocivi dello stress.
Vi è una diretta influenza degli stati mentali e delle emozioni sul sistema immunitario e viceversa, pertanto stress, tristezza e rabbia possono alla lunga portare alla malattia (l’espressione “morire di crepacuore” vi dice nulla???), ma è vero anche il collegamento inverso per cui le emozioni positive come l’amore, la speranza e la risata possono portare alla guarigione.
La scienza che si occupa di questi collegamenti fra emozioni e salute è la PsicoNeuroEndocrinoImmunologia (P.N.E.I.) la quale ha prodotto numerose ricerche scientifiche a sostegno di tali affermazioni. ?Senza dilungarci in complesse e articolate spiegazioni scientifiche, si può sostenere a gran voce che ridere è un primo passo verso l’ ottimismo, il quale contribuisce a donare gioia di vivere e quindi ha delle proprietà anche antidepressive. ?Si potrebbe pensare, dunque ad una sorta di “Terapia del Sorriso”, totalmente gratuita per il paziente e connaturata all’essere umano. ?In effetti, la “Terapia del Sorriso” esiste ed è utilizzata in ambito medico-scientifico e sociale, con una grande varietà di pazienti, come bambini, soggetti disabili, pazienti depressi, oncologici o semplicemente per potenziare lo stato di benessere, come fosse una pratica di prevenzione primaria.
Questo tipo di cura nasce in America, grazie ai primi dottori-clown Michael Christensen e Paul Binder a metà degli anni ’80. Il grande boom nel nostro Paese giunge però arriva alla fine degli anni Novanta, grazie alla figura di un noto medico della West Virginia, Hunter “Patch” Adams, dalla cui vita e opera viene tratto un film.
Partendo dalla propria storia di sofferenza personale, il dott. Adams ha intrapreso degli studi sui pazienti ricoverati in ospedale cercando di capire che cosa potesse dar loro gioia, cercando di porre al centro dell’attenzione dei medici il paziente nella sua totalità. Con la consapevolezza che il riso porti degli enormi benefici agli ammalati Adams iniziò a girare per i reparti degli ospedali vestito da clown, fino a fondare una casa-ospedale dove curare gratis i malati, adottando terapie alternative dove ai farmaci si abbina una attiva ricerca del benessere totale.
“Patch” Adams punta a indurre un atteggiamento mentale positivo nelle persone che soffrono dimostrando come lo stato emotivo giochi un ruolo significativo nel decorso della malattia. Pertanto i “farmaci” maggiormente utilizzati in questo ospedale sono la creatività, la gioia e il buon umore, all’interno di una relazione medico-paziente improntata dalla fiducia reciproca e dall’ascolto attivo reciproco.
Corpo e mente non sono due mondi separati, ma sono due parti in continua influenza reciproca per cui pensiero positivo e buon umore si qualificano come ottimi alleati del nostro organismo, un rimedio psicofisico gratuito che aiuta se stessi e chi ci sta intorno, perché ridere è contagioso…in tutti i sensi!!!