L’osteopenia identifica una maggiore predisposizione alle fratture causata da una riduzione dei livelli di densità minerale ossea. In altre parole, si tratta di una particolare condizione dello scheletro che indebolisce le ossa, pur non esponendo ai medesimi rischi che caratterizzano chi soffre di osteoporosi.Queste due problematiche sono infatti spesso confuse: sono basate entrambe su una ipodensità ossea, ma risultano differenti per quanto concerne il livello di gravità, decisamente maggiore nel caso dell’osteoporosi. Quest’ultima fa la sua comparsa soprattutto in età senile e nelle donne che raggiungono la menopausa, ma anche l’osteopenia può manifestarsi in seguito a un fisiologico aumento della fragilità ossea, dovuto all’incremento dell’età anagrafica.Ma quali sono le cause del disturbo, quali i sintomi principali, quali i rischi e i trattamenti per i pazienti a cui è stata diagnosticata una osteopenia?
Osteopenia: cosa è
Con il termine osteopenia si identifica una progressiva riduzione della massa ossea, tale da rendere le stesse ossa più fragili. La problematica è dovuta a una riduzione dei livelli di minerali presenti nel tessuto osseo, dovuta a diversi fattori. Dall’alimentazione agli sbalzi ormonali – come ad esempio in menopausa, quando l’organismo femminile subisce dei grandi cambiamenti – la massa ossea perde il supporto soprattutto di calcio, diventando più debole. Come già anticipato, si tratta di un disturbo più lieve rispetto all’osteoporosi, anche se l’origine è simile. In un certo senso, si può dire che l’osteopenia possa rappresentare una fase antecedente all’osteoporosi, una condizione quest’ultima che determina una estrema predisposizione alle fratture. Non è però automatico che il disturbo possa evolvere in condizioni più gravi, né che non possa essere recuperata con un adeguato trattamento.
Tipologie
- Displatica: è tipica dei neonati e dei bambini ed è dovuto a un errato sviluppo delle cellule ossee già nel grembo materno. Il tessuto delle ossa appare più fibroso rispetto al normale, predisponendo a una maggiore fragilità;
- Malaciche: si verifica per un problema di calcificazione del tessuto osseo, che può portare a problematiche come il rachitismo, soprattutto fra i bambini;
- Porotica: il tessuto osseo diventa sempre più poroso, rendendolo più esposto alle fratture. È la forma più diffusa, colpisce soprattutto le donne dopo i 50 anni e può evolvere in osteoporosi vera e propria;
- Necrotica: è dovuta ad alterazioni del circolo sanguigno verso specifiche ossea, che non ricevono più nutrimento dal sangue, tanto da incorrere in necrosi.
Osteopenia femorale: un problema frequente
L’osteopenia femorale rappresenta una delle forme più diffuse di riduzione della densità ossea, se non la più frequente. Si verifica soprattutto dopo i 50 anni e con prevalenza fra le donne, a causa dei cambiamenti ormonali dovuti alla menopausa. Non a caso, le infiammazioni e le fratture al femore sono molto frequenti nella terza età. Quella al femore appartiene solitamente alle osteopenie di tipo poroso ed è anche uno dei principali campanelli d’allarme per l’osteoporosi. Simile è anche l’osteopenia lombare o vertebrale che, come suggerisce il nome, colpisce l’omonima area della schiena. Si può manifestare con dolore molto intenso, soprattutto quando si verificano micro-fratture.
Osteopenia: sintomi e cause
Chi soffre di osteopenia severa non sempre manifesta sintomi specifici, se non dolore che può essere confuso con altri problemi, come una contrattura muscolare. Tuttavia può accusare un maggior numero di fratture rispetto a chi vanta un’ossatura caratterizzata da livelli ottimali di densità minerale. Le fratture, inoltre, possono guarire con maggiore difficoltà, richiedendo tempi e cure talvolta prolungati. Per quanto riguarda le cause, non è solo il naturale processo di invecchiamento ad aumentare le possibilità di sviluppare osteopenia: dietro questo disturbo possono celarsi fattori ormonali, come un calo di testosterone ed estrogeni rispettivamente negli esponenti del sesso maschile e femminile, ma anche un’attività fisica totalmente assente e una dieta del tutto insufficiente .Anche l’abuso di fumo e alcolici può causare, nei soggetti predisposti, lo sviluppo di osteopenia. Infine, alcune terapie farmacologiche particolarmente forti e prolungate possono indebolire le ossa rendendole più esposte alle fratture.
Cura dell’osteopenia
La riduzione della densità ossea può oggi godere di efficaci trattamenti, che dipendono molto dalle cause e dalla tipologia di osteopenia. È quindi fondamentale affidarsi al medico, affinché elabori una corretta diagnosi e una terapia misurata sulle esigenze del paziente.Sarà lo specialista, effettuando una densitometria ossea, a stabilire con certezza la presenza di osteopenia: si tratta di un esame che deve valutare la densità minerale e verificare se i valori rientrano negli standard tenendo conto, ad esempio, anche dell’età anagrafica. Non si tratta di un esame invasivo e viene chiamato anche sigla MOC, acronimo di Mineralometria Ossea Computerizzata. La MOC dura pochissimi minuti e non richiede nessuna preparazione al paziente. Quest’ultimo viene accompagnato su un apposito lettino, dove è presente uno scanner osseo. La procedura è completamente indolore.
Terapia medica
La ridotta densità minerale ossea viene affrontata innanzitutto dal punto di vista medico, con la prescrizione di alcuni farmaci che possono rallentare il prosieguo della malattia. Questi possono includere:
- Farmaci che aumentano la densità ossea, come i bifosfonati;
- Terapie ormonali per regolare testosterone ed estrogeni;
- Medicinali per la reintegrazione di calcio e vitamina D.
Rimedi naturali
Non vi sono dei rimedi naturali specifici per il trattamento dell’osteopenia, tuttavia alcune piante possono contribuire in modo indiretto alla salute delle ossa.È il caso degli estratti all’ortica, che contrastano l’azione dei radicali liberi e rallentando il deterioramento del tessuto osseo. Ma anche il salice per ridurre dolore e infiammazione e il tarassaco per migliorare la circolazione a livello delle articolazioni.Naturalmente, i rimedi naturali devono essere sempre assunti dopo aver vagliato il parere del medico.
Stile di vita e alimentazione
L’osteopenia si può tenere sotto controllo attivandosi anche su due altri fronti, attraverso l’attività fisica volta a potenziare la struttura ossea e impostando un regime alimentare sano, per evitare specifiche carenze.L’esercizio fisico deve basarsi su alcune tipologie di attività volte favorire il carico naturale del peso sulle ossa, come la camminata e il ballo, la ginnastica aerobica e lo step, evitando invece nuoto e ciclismo.Dal punto di vista alimentare è fondamentale integrare tutti i cibi ricchi di calcio e di vitamina D, due risorse per la salute delle ossa: via libera quindi ai vegetali a foglia verde, al latte e ai suoi derivati, alle uova e ad alcuni tipi di pesce come il salmone e le sardine. Se questi alimenti non rientrano tra i gusti personali e non fanno parte del proprio stile alimentare, in ogni caso, è sempre possibile parlare con il medico e valutare la possibilità di assumere integratori specifici.
Fonte: Greeenstyle