La valutazione periodica degli enzimi epatici ? necessaria per valutare gli effetti sul fegato di questo farmaco
Fino a che punto il metotressato pu? nuocere al fegato di chi lo assume per contrastare l?artrite psoriasica? E cosa si pu? fare cercare di controllarne gli effetti epatici? Questi alcuni degli interrogativi che si sono posti gli autori di un editoriale pubblicato sul fascicolo di luglio della rivista Rheumatology ().
Tra i farmaci antireumatici modificanti la malattia, i cosiddetti Dmard, il metotressato ? sicuramente quello pi? utilizzato nella cura dell?artrite reumatoide, ma ? sempre pi? diffuso il suo impiego anche nella psoriasi e nell?artrite psoriasica. Si tratta di un farmaco di indubbia validit?, ma per il quale quello della tossicit? per il fegato ? sempre stato un problema, soprattutto se si considera che il suo utilizzo ? in genere protratto per lunghi periodi.
EFFETTI SUL FEGATO ? Gli studi sull?utilizzo del metotressato per lunghi periodi nell?artrite reumatoide indicano che i danni epatici sono minimi, a patto che i pazienti siano sottoposti a controlli periodici delle transaminasi (enzimi presenti nel fegato: i loro livelli nel sangue sono utili per valutare il corretto funzionamento di questo organo). Si sa invece di meno sugli effetti epatici di questo farmaco in chi lo assume per contrastare la psoriasi e l?artrite psoriasica. Alcuni studi condotti su pazienti affetti da psoriasi suggeriscono che danni significativi al fegato siano tre volte pi? probabili in questi pazienti rispetto a quelli con artrite reumatoide trattati con gli stessi dosaggi e che episodi di cirrosi epatica si possano verificare anche senza un significativo aumento delle transaminasi. Pochi e non conclusivi anche gli studi sull?artrite psoriasica. Che fare allora per tenere sotto controllo la salute del fegato? Le linee guida dell?American Academy of Dermatology raccomandano che i pazienti in terapia con metotressato siano sottoposti a biopsie epatiche ogni due anni nel caso dell?assunzione di dosi settimanali di 15 mg; i reumatologi, sulla scorta dell?esperienza fatta nell?artrite reumatoide, invece ritengono che nella routine possa bastare il dosaggio delle transaminasi.
CONTROLLI- ?Della tossicit? epatica del metotressato si discute da oltre 15 anni ? premette il professor Maurizo Cutolo, direttore dell?U.O. di Reumatologia dell?Universit? di Genova, Irccs San Martino -. Indubbiamente si tratta di un problema reale soprattutto quando questo farmaco viene usato da solo e a dosaggi elevati. In Italia il ricorso al metotressato nell?artrite psoriasica ? comunque meno diffuso che nei paesi anglosassoni e quando lo si utilizza in genere lo si fa a dosaggi pi? bassi. Nel nostro paese ? molto pi? frequente la terapia con ciclosporina, che in genere d? risultati buoni senza essere tossica per il fegato, o con gli anti Tnf-alfa?. Ma qualora si sia in terapia con il metotressato quali sono i controlli pi? adatti per valutarne gli effetti sul fegato? ?La tossicit? epatica pu? essere valutata con controlli periodici delle transaminasi. Per evidenziare un?eventuale fibrosi sono invece contrario al ricorso di routine alla biopsia epatica, una misura invasiva ed esagerata. Molto meglio ricorrere ai nuovi sistemi di ecografia epatica, la cui validit? ? stata confermata da studi recenti? conclude Cutolo.
Antonella Sparvoli
Fonte: http://www.corriere.it/salute/reumatologia/08_agosto_24/artrite_psoriasica_cura_terapia_controllo_farmaci_fegato_transaminasi_4cfb7242-71e4-11dd-8174-00144f02aabc.shtml