La Asl 7 scende al fianco dei malati reumatici e propone alla Regione l’istituzione di una struttura per la cura delle patologie articolari croniche e delle malattie del ricambio minerale osseo. A lanciare il progetto, ieri, è stato Maurizio Calamida commissario della Asl di Carbonia. Dopo il caso segnalato da una paziente di Tratalias, bisognosa di cure puntuali e visite a cadenza quindicinale (e costretta ad un’attesa di sette mesi), il manager si è impegnato a predisporre ogni misura per colmare la lacuna della presenza di un solo reumatologo per l’intera provincia e le lunghe liste d’attesa. Solidale e concorde con la paziente di Tratalias, Calamida conferma i rilievi mossi. «Purtroppo la situazione è così come riferito dall’assistita: esiste un solo reumatologo per oltre 130 mila abitanti, dei quali circa 33.700 sono affetti da patologie reumatologiche. È l’ennesimo esempio – ha commentato in una nota diffusa ieri – della pressoché totale insensibilità delle autorità sanitarie locali che per anni non hanno affrontato né risolto i problemi dei pazienti reumatologici». Una situazione che il commissario della Asl vuole risolvere al più presto. «Mi impegno personalmente a fare tutto quanto in mio potere – ha puntualizzato – per alleviare le loro sofferenze e quelle di tanti altri pazienti spesso dimenticati». Tanto che, analizzato il problema, ai primi di febbraio ha avanzato all’assessorato regionale alla Sanità il progetto per l’istituzione di una struttura dedicata all’assistenza e alla cura dei malati reumatici. «L’intervento della Regione è assolutamente indispensabile per la realizzazione della struttura. In questo caso, – ha sottolineato Calamida – c’è tutto l’interessamento dell’assessore Antonello Liori. Mi auguro che la proposta venga esaminata in tempi rapidi e venga concessa l’autorizzazione».
fonte: L’Unione sarda del 17.02.2010