Psoriasi e artrite psoriasica sono spesso accompagnate da fatica, una sensazione di generale spossatezza che può condizionare in modo molto penetrante la qualità di vita dei pazienti colpiti.Cosa poter fare per alleviare il senso di affaticamento? Ne parliamo con il professor Antonio Costanzo, responsabile di Dermatologia di Humanitas e docente di Humanitas University.
Una recente ricerca dell’Ospedale Universitario di Stavanger (Norvegia) apparsa su British Journal of Dermatology ha stimato in circa metà la quota di pazienti con psoriasi cronica a placche colpiti da fatica. Il grado di fatica è stato valutato in 84 pazienti messi a confronto con 84 individui sani che facevano da gruppo di controllo. Tutti i punteggi delle scale di valutazione utilizzate dal team si sono rivelati sfavorevoli per i pazienti con psoriasi. La severità della fatica è stata inoltre associata con l’assuefazione al fumo di sigaretta, il dolore e la depressione, ma non con la severità della psoriasi.Oltre alla psoriasi anche la malattia che spesso ne rappresenta l’evoluzione, ovvero l’artrite psoriasica, è di frequente caratterizzata dalla fatica. Maggiori livelli di fatica sono stati correlati al dolore, alla disabilità fisica e allo stress psicologico, come si legge in una ricerca pubblicata di recente sempre su British Journal of Dermatology.Se la fatica condiziona la qualità di vita dei soggetti con psoriasi e artrite psoriasica è sullo stile di vita che si deve intervenire per limitarne l’impatto. Un aspetto su cui si può intervenire, se necessario, è il sonno. Uno studio pubblicato nel 2014 su International Journal of Rheumatic Disease – ricorda la National Psoriasis Foundation – evidenziò infatti come i soggetti malati di artrite psoriasica che avevano disturbi del sonno accusassero più dolore, ansia e fatica.
Cos’altro poter fare contro la fatica? «Sicuramente fare esercizio fisico regolarmente avendo come obiettivo il raggiungimento del peso forma può aiutare a combattere la “stanchezza cronica” che caratterizza una buona parte dei pazienti psoriasici. Inoltre, il raggiungimento del peso forma aiuta le terapie ad essere più efficaci», suggerisce il professor Costanzo.«Secondariamente ridurre o abolire il fumo di sigaretta aiuta a ridurre la quantità dei fattori infiammatori che causano la stanchezza. Tra questi alcuni (come il TNF alfa), oltre ad avere un ruolo nello sviluppo della psoriasi, sono vere e proprie molecole “cachettizzanti” ossia in grado di causare la stanchezza e la perdita di tessuto muscolare nei pazienti con malattie neoplastiche avanzate».«Infine – conclude l’esperto – agire sullo stress, che non sempre è possibile, ma che sicuramente aiuta perché a lungo andare lo stress “esaurisce” la capacità dell’organismo di rispondere agli stimoli ambientali e favorisce l’iporeattività».
Fonte:Humanitas salute.